Ambiente, “La direttiva SUP (riduzione plastica monouso) è diventata legge”

Ambiente, “La direttiva SUP (riduzione plastica monouso) è diventata legge”

Ambiente, “La direttiva SUP (riduzione plastica monouso) è diventata legge”

25/01/2022

A distanza di due anni dalla ratifica europea, il 30 novembre è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legislativo n.196 dell’8 novembre 2021 per l’attuazione nel nostro Paese della Direttiva (UE) 2019/904, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (Direttiva SUP). L’entrata in vigore della legge, scaturita da un ampio confronto con le parti sociali, è fissata per il 14 gennaio 2022. Ma cosa cambierà per le aziende?

L’obiettivo con cui nasce la direttiva europea è disincentivare l’utilizzo della plastica usa e getta. Il decreto, infatti, prevede che vengano messi al bando tutti i seguenti prodotti: bastoncini cotonati, piatti e posate, cannucce e agitatori per bevande, oltre alle cosiddette oxo-plastiche. Per quanto riguarda, invece, tutti gli altri prodotti (quelli nella parte A dell’allegato, come tazze o bicchieri per bevande inclusi i relativi tappi e coperchi, contenitori per alimenti etc.) è previsto un percorso più graduale che porti a una riduzione significativa e quantificabile del loro consumo. Comunque viene assicurato a tutti di esaurire le scorte già esistenti.

Ma non è tutto chiarissimo nella legge che entrerà in vigore il 14 gennaio perché alcune esenzioni, non essendo previste dalla direttiva originaria, non si sa ancora se verranno accolte da Bruxelles. Per quanto riguarda le deroghe, al momento il testo ne prevede per manufatti  realizzati in materiale biodegradabile e compostabile, certificato conforme allo standard europeo della norma Uni En 13432 o Uni En 14995 e per materiali quali vernici, inchiostri, adesivi nonché la carta politenata.

Il decreto prevede l’introduzione sia di un’etichettatura sui prodotti, finalizzata ad informare i consumatori, che di eventuali sanzioni per chi immette sul mercato prodotti non consentiti, con caratteristiche difformi o privi della regolare etichettatura. Ogni trasgressione è punita con una sanzione da 2.500 a 25 mila euro. La multa verrà aumentata fino al doppio del massimo in caso di immissioni di un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10 per cento del fatturato del trasgressore. Le imprese quindi, per evitare pesanti sanzioni, devono accertarsi che i prodotti vengano fabbricati o importati seguendo tutte le regole previste dalla nuova legge. Per informazioni contatta Innova S.c.r.l. Servizi Avanzati per la Qualità, l’Ambiente e l’Energia tel. 0547 75621 Fax 0547 700034 www.innovagruppo.it e-mail info@innovagruppo.it