Ambiente: End of Waste, un labirinto che rallenta il riciclo

Ambiente: End of Waste, un labirinto che rallenta il riciclo

Ambiente: End of Waste, un labirinto che rallenta il riciclo

24/08/2019

Il termine “End of Waste“, tradotto in italiano in “Cessazione della qualifica di rifiuto”, si riferisce ad un processo di recupero eseguito su un rifiuto, al termine del quale esso perde tale qualifica per acquisire quella di prodotto. L’end of waste introdotto dalla direttiva europea 2008/98 rappresenta uno degli obiettivi dell’economia circolare. I criteri per l’ottenimento dell’end of waste oggi sono pochissimi e riguardano i seguenti rifiuti: rottami di ferro, acciaio, alluminio, vetro e rame (regolamenti UE), combustibile solido secondario, conglomerato bituminoso e pannolini (decreti ministeriali). Da tempo si assiste a numerosi annunci su materiali che potrebbero cessare di essere rifiuti per diventare prodotti pronti al riutilizzo ma divieti e impedimenti vari a livello nazionale stanno bloccando un percorso che migliaia di imprese stanno aspettando. In un momento in cui aumenta a livello nazionale la raccolta differenziata, ma il materiale raccolto non trova sbocchi di mercato con la conseguenza del crollo dei prezzi e quindi della remuneratività delle imprese, urge un intervento da parte del governo che recepisca al più presto la direttiva UE 2018/851, che prevede la possibilità di affidare alle regioni la competenza di integrare le autorizzazioni relative alla gestione dei rifiuti caso per caso, con la cessazione di della qualifica di rifiuto. Per ulteriori informazioni telefonare allo 0547/75621 o scrivere a info@innovagruppo.it.