Ambiente: “Rifiuti, come funziona il RENTRI: tutti i cambiamenti”
Dal 13 febbraio 2025 è operativo il RENTRI, il nuovo sistema digitale nazionale per la tracciabilità dei rifiuti. La novità riguarda tutte le realtà che producono, gestiscono o trasportano rifiuti, con un percorso di adesione graduale.
La scadenza imminente è quella dell’ultimo scaglione di iscrizione obbligatoria, fissato tra 15 dicembre 2025 e 13 febbraio 2026, che coinvolge in particolare produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti e piccoli professionisti.
Dal 13 febbraio 2026 scatterà inoltre l’obbligo di FIR digitale (Formulario di Identificazione dei Rifiuti)
Cos’è il RENTRI e perché cambia tutto
Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sostituisce gradualmente registri di carico/scarico e formulari cartacei, rendendo la gestione completamente digitale.
Il sistema garantisce maggiore trasparenza, controlli uniformi e riduzione degli errori di compilazione, coinvolgendo progressivamente tutte le categorie obbligate attraverso un calendario scaglionato definito dal Decreto 4 aprile 2023.
Il calendario delle iscrizioni obbligatorie
L’avvio dell’obbligo di iscrizione varia in base alla tipologia di attività e al numero di addetti.
L’ultimo scaglione, dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026, interessa:
- Imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi con fino a 10 dipendenti
- Produttori di rifiuti pericolosi non organizzati in forma d’impresa o ente
Questa fase completa l’inclusione di tutti i soggetti che generano rifiuti pericolosi, ampliando l’obbligo anche a chi produce quantità modeste ma comunque rilevanti ai fini della tracciabilità.
Chi deve iscriversi: obblighi generali
Sono complessivamente obbligati all’iscrizione:
- Imprese ed enti che trattano rifiuti: impianti di recupero e smaltimento
- Soggetti che raccolgono o trasportano rifiuti professionalmente
- Commercianti e intermediari di rifiuti
- Consorzi di filiera per recupero e riciclo
- Produttori di rifiuti pericolosi di qualunque dimensione, incluse micro-attività e professionisti
- Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con oltre 10 dipendenti (es. fanghi da depurazione, residui da potabilizzatori, rifiuti da abbattimento fumi, reti fognarie)
Inoltre, devono iscriversi se producono rifiuti pericolosi:
- attività agricole, agroindustriali, silvicoltura e pesca
- cantieri, edilizia, scavi
- attività commerciali e di servizio
- strutture sanitarie
- operatori che gestiscono veicoli fuori uso
L’ampliamento alle piccole attività e ai professionisti
La normativa chiarisce che anche chi produce piccole quantità di rifiuti pericolosi deve iscriversi. Tra gli esempi più comuni:
- Medici, dentisti e centri sanitari (rifiuti sanitari)
- Parrucchieri, estetisti, barbieri (prodotti chimici, cosmetici)
- Tatuatori e piercer (aghi, guanti, materiali contaminati)
- Artigiani e microimprese come idraulici, falegnami, imbianchini
- Farmacie, autolavaggi, lavanderie, imprese di pulizie
- Imprenditori agricoli, se producono rifiuti pericolosi o con volume d’affari > 8.000 €
Dal 13 febbraio 2026: FIR solo digitale
Per gli iscritti al RENTRI scatterà l’obbligo di:
- emettere esclusivamente il FIR digitale
- utilizzare i registri elettronici
Solo i soggetti non obbligati potranno continuare a usare il formulario cartaceo.
Sanzioni previste
La normativa stabilisce sanzioni in caso di mancata osservanza:
- Mancata o irregolare iscrizione:
- 500–2.000 euro (rifiuti non pericolosi)
- 1.000–3.000 euro (rifiuti pericolosi)
- Riduzione a 1/3 se l’iscrizione avviene entro 60 giorni dalla scadenza
- Mancata o incompleta trasmissione dati:
- 500–2.000 euro (non pericolosi)
- 1.000–3.000 euro (pericolosi)
- Le sanzioni non si applicano per semplici correzioni o errori non rilevanti ai fini della tracciabilità. Per serie di dati errati, è prevista un’unica sanzione aumentata fino al triplo.
Supporto e adeguamento
La complessità del nuovo sistema rende utile un supporto tecnico-amministrativo per garantire:
- corretta iscrizione
- uso appropriato di FIR digitale e registri elettronici
- adempimenti entro le scadenze per evitare sanzioni
Proprio per questo c’è Innova. Contattaci per ricevere supporto e assicurarti di essere in regola con la normativa al numero di telefono 0547 75621 o per email info@innovagruppo.it.