Ambiente: “Rifiuti, come funziona il RENTRI: tutti i cambiamenti”

Ambiente: “Rifiuti, come funziona il RENTRI: tutti i cambiamenti”

Ambiente: “Rifiuti, come funziona il RENTRI: tutti i cambiamenti”

27/11/2025

Dal 13 febbraio 2025 è operativo il RENTRI, il nuovo sistema digitale nazionale per la tracciabilità dei rifiuti. La novità riguarda tutte le realtà che producono, gestiscono o trasportano rifiuti, con un percorso di adesione graduale.

La scadenza imminente è quella dell’ultimo scaglione di iscrizione obbligatoria, fissato tra 15 dicembre 2025 e 13 febbraio 2026, che coinvolge in particolare produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti e piccoli professionisti.

Dal 13 febbraio 2026 scatterà inoltre l’obbligo di FIR digitale (Formulario di Identificazione dei Rifiuti)

Cos’è il RENTRI e perché cambia tutto

Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sostituisce gradualmente registri di carico/scarico e formulari cartacei, rendendo la gestione completamente digitale.

Il sistema garantisce maggiore trasparenza, controlli uniformi e riduzione degli errori di compilazione, coinvolgendo progressivamente tutte le categorie obbligate attraverso un calendario scaglionato definito dal Decreto 4 aprile 2023.

Il calendario delle iscrizioni obbligatorie

L’avvio dell’obbligo di iscrizione varia in base alla tipologia di attività e al numero di addetti.

L’ultimo scaglione, dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026, interessa:

  • Imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi con fino a 10 dipendenti
  • Produttori di rifiuti pericolosi non organizzati in forma d’impresa o ente

Questa fase completa l’inclusione di tutti i soggetti che generano rifiuti pericolosi, ampliando l’obbligo anche a chi produce quantità modeste ma comunque rilevanti ai fini della tracciabilità.

Chi deve iscriversi: obblighi generali

Sono complessivamente obbligati all’iscrizione:

  • Imprese ed enti che trattano rifiuti: impianti di recupero e smaltimento
  • Soggetti che raccolgono o trasportano rifiuti professionalmente
  • Commercianti e intermediari di rifiuti
  • Consorzi di filiera per recupero e riciclo
  • Produttori di rifiuti pericolosi di qualunque dimensione, incluse micro-attività e professionisti
  • Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con oltre 10 dipendenti (es. fanghi da depurazione, residui da potabilizzatori, rifiuti da abbattimento fumi, reti fognarie)

Inoltre, devono iscriversi se producono rifiuti pericolosi:

  • attività agricole, agroindustriali, silvicoltura e pesca
  • cantieri, edilizia, scavi
  • attività commerciali e di servizio
  • strutture sanitarie
  • operatori che gestiscono veicoli fuori uso

L’ampliamento alle piccole attività e ai professionisti

La normativa chiarisce che anche chi produce piccole quantità di rifiuti pericolosi deve iscriversi. Tra gli esempi più comuni:

  • Medici, dentisti e centri sanitari (rifiuti sanitari)
  • Parrucchieri, estetisti, barbieri (prodotti chimici, cosmetici)
  • Tatuatori e piercer (aghi, guanti, materiali contaminati)
  • Artigiani e microimprese come idraulici, falegnami, imbianchini
  • Farmacie, autolavaggi, lavanderie, imprese di pulizie
  • Imprenditori agricoli, se producono rifiuti pericolosi o con volume d’affari > 8.000 €

 Dal 13 febbraio 2026: FIR solo digitale

Per gli iscritti al RENTRI scatterà l’obbligo di:

  • emettere esclusivamente il FIR digitale
  • utilizzare i registri elettronici

Solo i soggetti non obbligati potranno continuare a usare il formulario cartaceo.

Sanzioni previste

La normativa stabilisce sanzioni in caso di mancata osservanza:

  • Mancata o irregolare iscrizione:
    • 500–2.000 euro (rifiuti non pericolosi)
    • 1.000–3.000 euro (rifiuti pericolosi)
    • Riduzione a 1/3 se l’iscrizione avviene entro 60 giorni dalla scadenza
  • Mancata o incompleta trasmissione dati:
    • 500–2.000 euro (non pericolosi)
    • 1.000–3.000 euro (pericolosi)
  • Le sanzioni non si applicano per semplici correzioni o errori non rilevanti ai fini della tracciabilità. Per serie di dati errati, è prevista un’unica sanzione aumentata fino al triplo.

Supporto e adeguamento

La complessità del nuovo sistema rende utile un supporto tecnico-amministrativo per garantire:

  • corretta iscrizione
  • uso appropriato di FIR digitale e registri elettronici
  • adempimenti entro le scadenze per evitare sanzioni

Proprio per questo c’è Innova. Contattaci per ricevere supporto e assicurarti di essere in regola con la normativa al numero di telefono 0547 75621 o per email  info@innovagruppo.it.